I processi produttivi in outsourcing
Esternalizzando, infatti, le aziende incaricano dei fornitori esterni di gestire una o più fasi in precedenza svolte direttamente. Questo può avvenire in modo continuato e per un periodo di tempo regolarmente definito.
Con questa scelta l’azienda abbatte i costi, a vantaggio dell’efficienza.
Ecco alcune voci di costo che una politica di outsourcing permette di tagliare:
1 manutenzione delle strutture
2 manutenzione degli impianti
3 manutenzione delle apparecchiature
4 amministrazione e costi del personale
Ottimizzazione delle risorse e incremento della competitività: i vantaggi di questa politica
Infatti un’impresa medio-grande (ma oggi la pratica coinvolge anche le aziende di dimensioni minori) mantiene il core business e affida fasi marginali o accessorie della sua produzione ad altre imprese specializzate.
Si tratta dunque di un nuovo modello organizzativo che, oltretutto, si sta espandendo sempre più.
In Italia fino al 2003 questo fenomeno era scoraggiato dalla legislazione all’epoca in vigore.
La nuova normativa (introdotta appunto nel 2003) ha invece regolamentato i principali strumenti utilizzati per esternalizzare la produzione o fasi della stessa, cercando di contemperare due contrapposte esigenze: la libertà di impresa, da un lato, e la tutela dei lavoratori in merito alla continuità del rapporto di lavoro, dall’altro.
Ma la stessa politica può comportare anche dei rischi, tra cui la perdita del controllo o delle competenze produttive, oppure problemi nella gestione del rapporto col fornitore scelto.
Per questo l’outsourcing è consigliato in presenza di queste condizioni:

I costi operativi della funzione da esternalizzare siano in tendenziale ascesa, tali da rendere la stessa non più conveniente per l’azienda

L’attività non costituisca per l’azienda una funzione di primaria importanza o abbia un peso importante nella definizione del core-business aziendale

Il rapporto con l’impresa subfornitrice consenta di avere accesso a competenze professionali non presenti in azienda
Qualora invece esistano condizioni contrarie a quelle appena esposte, la scelta di esternalizzare deve essere ponderata con attenzione.
In particolare non è consigliato esternalizzare:
1 quando le attività in questione siano fortemente legate al core business aziendale
2 quando i costi interni dell’attività siano sotto controllo o comunque adeguati
3 quando esista l’impossibilità di controllare le attività da rendere esterne
4 quando si rischia di instaurare una forte dipendenza dal fornitore scelto
“Si va oltre i confini dell’impresa, ma con cautela e responsabilità.”
Che ne pensi del fenomeno dell’outsourcing? Hai esperienza in merito?
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