Parliamo di lavoro moderno, parliamo del metodo Agile.
Un metodo organizzativo, anche un po’ rivoluzionario, che valorizza la flessibilità, la rapidità, l’iterazione e soprattutto il lavoro di squadra.
Questo metodo, che originariamente ha trovato terreno fertile nell’ambito dello sviluppo software, è ora adottato trasversalmente in diverse industrie e in diverse aree aziendali per migliorare l’efficienza e l’efficacia organizzativa. E noi di Antos ne siamo un esempio reale.
È in questo contesto che si inserisce l’Agile Camp, un evento che riflette perfettamente questi principi attraverso il suo format non convenzionale. Potevamo mancare?
L’evento si è svolto a settembre in un resort in Toscana, una cornice invidiabile, da venerdì pomeriggio a domenica mattina e ha adottato il formato di una un-conference. Questo significa che ogni partecipante non solo ha avuto la possibilità di assistere agli incontri, ma anche di contribuire attivamente all’organizzazione dell’evento stesso.
L’un-conference (appunto, non-conferenza) ha infatti permesso ai partecipanti di proporre temi di discussione, condividere esperienze o sollevare questioni su metodologie specifiche. Insomma questo format crea un ambiente altamente collaborativo e dinamico.
Il risultato? Uno scambio di esperienze e soluzioni che ognuno potrebbe portare nel proprio contesto lavorativo, riflettendo l’essenza stessa dell’agilità.
Ma facciamocelo raccontare dai nostri due protagonisti: Danilo Pasqualini e Michele Torbidoni.
Danilo e Michele, per iniziare … in che veste e perché avete partecipato a questo evento?
L’Agile è un approccio adattabile
Ho vari ruoli in Antos, che spaziano dal marketing allo sviluppo software. Ho partecipato all’Agile Camp con l’obiettivo di arricchire la mia visione di product owner. La recente espansione del campus – che oggi parla di gestione di tutti i team aziendali – mi ha permesso di scoprire nuove metodologie applicabili non solo nello sviluppo di prodotti, ma in tutti i gruppi di lavoro. Questa esperienza ha ampliato la mia capacità di applicare i principi Agile oltre il software, abbracciando anche le sfide del customer care e della delivery dei servizi.
L’Agile è andare oltre i confini dei team.
Sono un partecipante attivo nel panorama Agile di Antos e ho approfittato di questo Camp per approfondire come l’agilità possa facilitare la comunicazione, l’interazione e la collaborazione tra team con competenze diversificate (nel mio caso tra UX/UI e sviluppo). Il mio obiettivo era scoprire metodi innovativi per uno scambio di informazioni efficiente e tempestivo, evitando la fatica e lo stress del sovraccarico di lavoro e il burnout, un tema molto rilevante per chi opera in team non cross-funzionali.
Il metodo Agile: come concretizzare i benefici nel lavoro quotidiano
In base alle loro esperienze individuali, Danilo e Michele parlano di applicazione pratica e di benefici tangibili del metodo Agile nei processi lavorativi, nella gestione organizzativa e nella collaborazione interpersonale.
Per entrambi si va oltre la teoria: l’agile trasforma concretamente il lavoro aziendale.
E il Camp ha decisamente confermato questa idea.
Danilo: espansione e innovazione nell’Agile
“La partecipazione all’Agile Camp ha arricchito la mia comprensione del metodo Agile“
Lo afferma Danilo, che ha approfondito l’importanza dell’agilità non solo nella produzione di qualcosa, ma in tutti gli aspetti organizzativi del lavoro in azienda.
“Ho avuto l’opportunità di presentare un talk sulla Discovery che, per me che faccio il product owner, è fondamentale per connettere i prodotti che sviluppiamo con i veri bisogni del mercato.”
Non è la prima volta che partecipa a eventi sull’agilità ma questa esperienza gli ha permesso di ottenere feedback preziosi e di scoprire nuove tecniche per migliorare l’approccio di Antos al mercato.
Danilo ha infatti proposto un suo talk sul tema della Discovery e ha ricevuto consigli su come rendere, ad esempio, il processo di sviluppo del software più partecipativo e approfondito (soprattutto per i clienti), gestendo anche meglio il tempo e le risorse.
Insomma, ha portato a casa spunti e nuove idee su come l’agilità può migliorare la gestione delle persone e l’impatto organizzativo.
Michele: scoprire i diversi dialetti dell’Agile
Michele descrive la sua esperienza all’Agile Camp (per lui la prima volta) come un viaggio esplorativo tra i vari ‘dialetti’ dell’Agile.
“Ogni organizzazione può adattare leggermente o anche drasticamente la metodologia Agile a seconda delle specifiche esigenze”
Il Camp gli ha mostrato come l’Agile sia incredibilmente concreto e applicabile, l’opposto di un concetto astratto e teorico. È stato per lui illuminante vedere come le aziende, grandi e piccole, adottino l’Agile non solo per aumentare la produttività ma anche per rispettare e valorizzare le persone.
Michele ha particolarmente apprezzato l’attenzione al ‘purpose’, cioè l’importanza di far comprendere al team non solo come deve fare il proprio lavoro, ma anche perché lo sta facendo.
Non meno interessante il fatto che l’argomento dell’agilità abbraccia persone di tutte le età: senior, ragazzi, giovani che lavorano in azienda. Ci sono infatti state discussioni e interazioni generazionali che hanno reso l’evento particolarmente ricco e stimolante.
La rivoluzione Agile in Antos
Ma perché, in sostanza, abbiamo partecipato a questo evento?
Il metodo Agile lo applichiamo ormai da anni nella nostra organizzazione lavorativa, è un metodo che ha trasformato la cultura e l’efficienza operativa in Antos.
Partecipare a questo Camp ha significato cercare certezze e conferme della nostra scelta e aumentare la nostra motivazione a proseguire così.
Per Michele, agile è sinonimo di qualità e well-being in Antos
Michele, a questo proposito, ci parla benessere dei team in Antos e di una gestione delle attività che valorizza sia la qualità del lavoro che la soddisfazione personale.
“Con un’esperienza lavorativa alle spalle, fatta in diverse aziende nel corso degli anni, posso affermare che Antos si distingue significativamente per il suo impegno verso la qualità del prodotto e il benessere dei suoi dipendenti.”
Per Michele un esempio tangibile di come l’Agile abbia trasformato il nostro ambiente lavorativo riguarda il team di sviluppatori: vi è un’attenzione genuina e costante alla user experience e all’interfaccia utente.
Questo non solo eleva il livello del nostro lavoro ma promuove anche una cultura di proattività.
I membri del team non esitano a sollevare questioni, fare domande o esplorare aree al di fuori delle loro competenze specifiche, migliorando continuamente sia il prodotto che il processo.
Per Danilo, l’agile è sostenibile a tutti i livelli dell’azienda
“Adottare l’Agile è stato rivoluzionario per noi. Riflettendo sui quattro pilastri del manifesto Agile, è chiaro come ogni aspetto abbia trasformato profondamente il nostro modo di operare, sia dentro l’azienda che sul mercato.”
Quando Antos ha iniziato ad abbracciare questa modalità di lavoro è successa quasi una rivoluzione, positivamente parlando. Perché:
- abbiamo messo l’accento sulle persone e sull’interazione piuttosto che su processi rigidi, permettendo ai team di essere più proattivi e coinvolti e alle persone di essere ascoltate, comprese, messe in gioco. Questo approccio ha migliorato non solo la qualità del nostro lavoro ma anche il benessere dei nostri dipendenti
- abbiamo dato priorità al software funzionante, più che alla documentazione eccessiva di supporto. Questo ci ha permesso di essere più agili e reattivi, adattando i nostri prodotti in tempo reale alle esigenze del mercato, piuttosto che rimanere ancorati a piani obsoleti
- abbiamo iniziato a credere e a puntare tanto sulla collaborazione diretta con i clienti, invece di guardare solo la negoziazione del contratto. Questo ha rafforzato ulteriormente la nostra agilità, aiutandoci a scoprire i veri bisogni del mercato e a rispondere a questi
- abbiamo rafforzato il nostro impegno nel rispondere al cambiamento, piuttosto che seguire piani rigidi, scelta che ci ha resi capaci di innovare costantemente. L’introduzione dell’intelligenza artificiale negli ultimi anni ne è un esempio lampante: abbiamo saputo integrarla nei nostri processi per rimanere all’avanguardia, evitando che i nostri prodotti diventassero obsoleti
L’Agilità in Antos: un valore fondamentale e contagioso
Da noi – ormai è chiaro – l’agilità si applica in modo trasversale, migliorando l’organizzazione dei team e creando un ambiente di lavoro dinamico e innovativo.
È più di un semplice principio operativo. È un valore fondamentale che definisce il modo in cui lavoriamo e interagiamo sia internamente che con i nostri clienti.
Danilo sottolinea che, sebbene l’agilità sia un valore difficile da mantenere, data la sua natura sfidante rispetto alle pratiche convenzionali del mondo commerciale, è profondamente radicata nei valori che la nostra azienda abbraccia.
“L’agilità non è uno status quo, ma un impegno costante. È facile allontanarsi da questi principi per seguire le richieste di mercato o le pratiche dei concorrenti, ma resistiamo a queste tentazioni per rimanere fedeli al nostro approccio Agile.”
Michele aggiunge una prospettiva complementare, descrivendo l’agilità come contagiosa e onnipresente in Antos.
Una volta introdotta, influisce positivamente su molteplici aree dell’azienda, migliorandole.
“L’agilità non fa sconti! Si diffonde migliorando ogni aspetto dell’azienda, dalla Discovery con i clienti alle interazioni quotidiane. Porta a dialoghi più sinceri e a una comprensione più profonda delle esigenze del cliente, trasformando ogni funzionalità del nostro software in risposte concrete ai loro bisogni reali.”
Insomma, Antos non solo adotta l’agilità come metodologia di lavoro, ma la vive come un valore aziendale che promuove il teamwork, la tecnologia, il miglioramento continuo e la trasparenza delle relazioni.
I momenti indimenticabili dell’Agile Camp tra lavoro e relax
L’Agile Camp non è solo un evento di apprendimento e condivisione professionale. È anche un’esperienza umana ricca e variegata, come raccontano Michele e Danilo.
I momenti più belli?
Per Michele l’opportunità di condividere liberamente idee e problemi in un ambiente informale, senza che il ruolo o la dimensione dell’azienda influenzino la discussione.
Questa apertura ha permesso conversazioni ricche e variegate, anche con realtà aziendali molto più grandi di Antos.
Per non parlare dell’aperitivo sul mare!! Un momento disteso ma allo stesso tempo pieno di scambi stimolanti, che rimane uno dei suoi ricordi preferiti.
Per Danilo, ciò che rende speciale l’Agile Camp è la sua capacità di bilanciare il lavoro intenso con momenti di leggerezza e socializzazione.
Un esempio sono le corsette mattutine! Gli hanno dato la possibilità di esplorare i bellissimi dintorni di Populonia, ma hanno anche spezzato l’intensità delle giornate lavorative.
La varietà di persone e l’elevata preparazione dei partecipanti hanno reso ogni momento molto interessante. In particolare, il formato dell’unconfernce ha generato dei talk non solo tecnici ma anche di riflessione e discussione profonde.
Possiamo quindi definirlo come un evento dall’atmosfera unica, che arricchisce professionalmente e personalmente. Tant’è che Danilo partecipa ormai tutti gli anni!
Conclusione: riflessioni e impatti dell’Agile Camp
Insomma, questo Agile Camp è stato un momento di crescita per Antos.
Non è stato solo un evento da ricordare per i panorami incantevoli o per le corse in scenari storici, ma un contesto che ci ha confermato l’importanza dell’agilità non solo come metodologia di lavoro ma come valore aziendale fondamentale.
Vogliamo mantenere e sviluppare ancora questi principi, perché siamo convinti che l’agilità sia fondamentale per il successo e la resilienza in un mercato in rapida evoluzione e per continuare ad essere un luogo di lavoro dinamico, innovativo e, soprattutto, umano.