Avete mai desiderato attraversare l’oceano per scoprire le meraviglie dell’innovazione americana?
Beh, noi non lo abbiamo solo sognato ma lo abbiamo proprio fatto!
Recentemente, infatti, una delegazione di 52 imprenditori italiani, rappresentati da Confindustria, è partita alla volta degli Stati Uniti, per visitare alcune delle più affascinanti realtà produttive della California. E in questa delegazione c’era anche Antos.
Dal fascino della NASA al dinamismo di Tesla, passando per le idee di Landi Renzo e l’arte casearia di Di Stefano Cheese, abbiamo avuto l’opportunità unica di vedere da vicino come si muovono le industrie americane della Silicon Valley in termini di sostenibilità, innovazione e digitalizzazione. È stato un viaggio illuminante, ottimamente organizzato, pieno di spunti e idee che potrebbero anche influenzare il nostro modo di fare impresa qui in Italia.
Ma cosa pensano i nostri viaggiatori di questa esperienza?
Sono partiti in direzione USA Danilo Pasqualini, Faustina Principi e Alessandro Gradara.
In particolare, abbiamo chiesto a Faustina e Danilo di raccontarci il viaggio.
Faustina e Danilo, per iniziare … il vostro viaggio in 100 parole?

Un viaggio tra curiosità e innovazione.
In Antos ho vari ruoli: gestisco il marketing, supervisiono il supporto tecnico, sono il product owner dei due software che sviluppiamo. Questa varietà di responsabilità alimenta quotidianamente la mia curiosità e il mio interesse verso nuovi modelli e strategie. E proprio la curiosità è stata la mia bussola in questo viaggio negli Stati Uniti, in una terra – la Silicon Valley – dove ci sono aziende simboli di successo e innovazione.
Per Antos, l’obiettivo era chiaro: assorbire e lasciarsi ‘contaminare’ da questi modelli di business rivoluzionari e da un modo di pensare che si discosta nettamente dal nostro approccio tradizionale.
Certo, si può imparare molto dai libri e dagli articoli, ma vivere queste realtà in prima persona è tutta un’altra storia.

Un viaggio di tante belle relazioni.
In Antos mi occupo di coordinare e gestire le aree amministrativa e risorse umane. Questo viaggio per me è stato molto interessante per le relazioni che mi ha permesso di costruire e vivere. Sono entrata in contatto con tante altre aziende del nostro territorio regionale e non solo. Ho anche potuto incontrare imprenditori americani che vivono la propria azienda con la massima dedizione e convinzione, con valori in linea con i nostri: l’attenzione ed il benessere di tutti gli stakeholder.
Chissà se queste relazioni potranno essere il nostro preziosissimo punto di collegamento per esplorare nuovi mondi, per proiettarci a varcare i confini nazionali facendoci realizzare il nostro “sogno nel cassetto”, cioè l’internazionalizzazione?
Le aziende visitate durante questo tour
Negli Stati Uniti, abbiamo visitato una serie di aziende che rappresentano l’innovazione e la cultura imprenditoriale americana.
Danilo e Faustina condividono le loro impressioni, rivelando come ogni tappa del viaggio abbia offerto qualcosa di unico e formativo.
Tradizione e innovazione: la mozzarella di Di Stefano Cheese
La prima visita che Danilo e Faustina ci raccontano è stata quella presso Di Stefano Cheese, un’azienda fondata da un italiano trasferitosi negli USA.
Questa piccola realtà ha saputo eccellere nella produzione di mozzarella, utilizzando materie prime locali di alta qualità.
Il fondatore, mosso da necessità economiche e da una forte spinta imprenditoriale, ha sviluppato l’azienda per garantire un futuro educativo ai suoi quattro figli, tre dei quali oggi lavorano attivamente nell’azienda, contribuendo a un ambiente lavorativo coeso e familiare.

Innovazione e sostenibilità: Landi Renzo USA
Altra visita di interesse è stata quella allo stabilimento americano di Landi Renzo, dove vengono customizzate vetture “standard” per convertirle in veicoli allestiti a energia pulita.
L’azienda è conosciuta per il suo impegno nella green economy, trasformando veicoli con impianti a gas in vetture sostenibili. Ora, infatti, sempre in questa direzione green, i titolari stanno esplorando anche l’utilizzo di idrogeno.

Tecnologia e accessibilità: Tesla
La visita a Tesla ha offerto a Danilo un’immersione nell’approccio imprenditoriale americano, caratterizzato da facilità e accessibilità … la parola d’ordine in Tesla è stata “easy”.
Tutta la visita dello stabilimento, l’esperienza diretta con i prodotti che i nostri viaggiatori hanno provato e il processo produttivo di Tesla hanno evidenziato una filosofia aziendale volta a ridurre le frizioni e rendere tutto accessibile, un principio che si riflette chiaramente nei loro prodotti e nell’organizzazione aziendale.
Esplorazione spaziale: NASA JPL
C’è stata poi la visita alla NASA JPL, il top in fatto di tecnologia. Qui, infatti, si progettano e si costruiscono le apparecchiature e i robot – i Rover – che vanno nello spazio ad esplorare gli altri pianeti.
Sogno di ogni bambino … quello di entrare nella sala di controllo, dove ci sono persone connesse con queste apparecchiature nello spazio, che vedono in tempo reale le riprese provenienti da Marte o da altri pianeti. Insomma, una immersione nella scienza per vedere da vicino come vengono progettate e controllate le missioni spaziali.
Oltre a questo, ci ha molto colpito quanto NASA promuova la partecipazione attiva di scuole e università nelle visite. Ciò dimostra l’impegno nell’educare e ispirare le nuove generazioni verso l’esplorazione spaziale e verso le scienze.


Cultura imprenditoriale: KPMG a San Francisco
L’ultima tappa è stata presso KPMG, una società di consulenza a San Francisco, un polo d’innovazione che si rivolge alle aziende offrendo servizi professionali.
Qui Danilo e Faustina hanno potuto approfondire le differenze culturali e strategiche necessarie per avere successo nel mercato californiano. La focalizzazione su obiettivi chiari e su piani ben strutturati è stata sottolineata come essenziale per chi desidera entrare in questo competitivo mercato.
Insomma … 5 visite, 5 spunti su modi di fare industria, innovazione, culture e strategie.
Ci hanno lasciato un segno …
Tra le varie tappe del nostro study tour negli Stati Uniti, due in particolare hanno lasciato un segno su Faustina e Danilo, mostrando come le alternative ai percorsi tradizionali possano aprire nuove strade al successo e all’innovazione.
Tesla, innovazione e disruptive thinking: un modello di successo non convenzionale
La prima visita che ha catturato l’attenzione è stata quella a Tesla.
Qui abbiamo potuto vedere un approccio rivoluzionario (o “disruptive” come dicono gli americani) nell’industria automobilistica, contrapposto ai metodi tradizionali delle aziende tedesche e giapponesi. Questa strategia di semplificazione organizzativa e culturale, apparentemente meno ordinata, ha permesso a Tesla di ottenere successi significativi, dimostrando che esistono metodi alternativi e validi per eccellere.


Innovit, incubatore Italiano a San Francisco: un punto di appoggio per le startup
Significativa è stata anche la visita a Innovit, un incubatore italiano a San Francisco. Funzionando come acceleratore, Innovit fornisce supporto alle startup per sviluppare sinergie efficaci in un ambiente di lavoro altamente competitivo e impegnativo come quello (tipico) della Silicon Valley, dove l’intenso impegno e la focalizzazione sui risultati sono fondamentali per la sopravvivenza e il successo dei progetti.


Quali tecnologie possiamo portare e integrare in Antos?
Il viaggio in USA ci ha fatto capire che diverse pratiche innovative fanno già parte della cultura lavorativa di Antos, ma sono indubbiamente concetti che si possono espandere.
Ad esempio, Antos già adotta una certa flessibilità e integrazione di stili di lavoro diversificati, come osservato in aziende come Tesla.
Tuttavia, Danilo in particolare è rimasto impressionato dalla capacità di queste aziende di semplificare i processi complessi, rendendo le operazioni più fluide e accessibili, più “easy”. Questo aspetto – la semplificazione e la velocità nei processi – è quello che vorremmo potenziare maggiormente.
Certo, questi miglioramenti potrebbero richiedere investimenti organizzativi, ma il viaggio ha confermato che la direzione presa da Antos è già in linea con le pratiche di successo adottate da aziende leader in mercati altamente competitivi.
Conferme dunque …
Questo viaggio ha rafforzato la comprensione di concetti come flessibilità, agilità e cultura del lavoro dinamico, che sono tanto celebrati nella gestione del business moderno.

Danilo Pasqualini, Antos Srl“L’ambiente in California è esattamente come me l’aspettavo. Tutto si muove rapidamente, dalle persone al lavoro, fino alle posizioni accademiche nelle università. È stato incoraggiante vedere che le nostre teorie e i nostri attuali metodi sono in linea con quello che è considerato best practice a livello globale“
Una piccola chicca: l’incontro con Chiellini
Chi lo avrebbe mai detto che negli USA avremmo incontrato un campione del calcio italiano?
Eh sì! Giorgio Chiellini, ex calciatore italiano (difensore) che ha giocato anche con la nazionale campione d’Europa nel 2021, ci ha fatto visita in hotel per salutare la nostra delegazione di imprenditori italiani in California.
Attualmente è collaboratore tecnico del Los Angeles FC. E’ stata una bellissima sorpresa!

Italia vs USA: modelli aziendali a confronto
Il tour negli USA ci ha permesso di osservare differenze evidenti nei modelli aziendali rispetto all’Italia, soprattutto in due aspetti notevoli:
1
dimensione “gigante” delle aziende
in America, la “piccola” impresa sembra una realtà gigante rispetto ai nostri standard italiani.
“Qui una piccola azienda ha una disponibilità di risorse molto più ampia,” spiega Danilo, “permettendo agli americani di implementare progetti e idee che in una piccola azienda italiana spesso non sono fattibili.”
2
cultura del “fallire per crescere”
un altro forte aspetto del modo di lavorare americano è l’accettazione del fallimento come parte integrante del processo di apprendimento e crescita.
“La filosofia del fallimento è radicata nel loro DNA. Fallisci? Mostra che hai osato sognare.” dice Danilo.
Quindi fallire è visto quasi come un prerequisito per il successo, al contrario dell’Italia dove il fallimento viene visto più come un capolinea.
Andare avanti, sperimentare, credere nelle relazioni: l’insegnamento dagli USA ad Antos
Insomma, da questo viaggio ci portiamo a casa due “ispirazioni”.
La prima è quella di sviluppare, testare nuove idee, innovare senza paura di sbagliare. Un’ispirazione che può influenzare anche le prossime strategie di Antos.
Dove l’errore non è infatti visto come un ostacolo ma come parte integrante del processo di apprendimento, si creano le condizioni per innovazioni e miglioramenti continui.
La vera ispirazione che porto a casa è l’approccio del “do quickly“.
Questa filosofia di “sbagliare rapidamente e correggere altrettanto rapidamente” si è rivelata un metodo efficace per generare progresso e miglioramento.
Danilo Pasqualini, Antos Srl

La seconda ispirazione riguarda l’importanza delle relazioni e delle collaborazioni internazionali. In particolare, Faustina ha riconosciuto il potenziale di questi legami per ampliare gli orizzonti di Antos.
In futuro le connessioni che abbiamo visto presso Innovit, KPMG o la Camera di Commercio Italiana a Los Angeles si riveleranno fondamentali per accedere a nuove opportunità e per spingere Antos oltre i confini nazionali, avvicinandoci al nostro sogno di internazionalizzazione.
Faustina Principi, Antos Srl

Gli incontri con queste aziende e organizzazioni non solo ci hanno offerto un’ispirazione ma ci hanno anche dimostrato come le partnership strategiche e le reti globali possano essere decisive per l’espansione e il successo su scala internazionale.





