L’ergonomia e la facilità d’uso sono diventate aspetti fondamentali nel design del software, specialmente nei sistemi di gestione aziendale. Pensiamo ad esempio ai software MES (Manufacturing Execution System) che svolgono un ruolo chiave nel settore manifatturiero.
Lo sappiamo bene … per questo ci impegniamo a integrare questi valori nei nostri software, proprio per migliorare l’esperienza delle persone che ci scelgono.
Vogliamo fartelo raccontare da Michele Torbidoni che nel team Antos svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’esperienza utente dei nostri software.
Veterano nel campo della progettazione software è infatti il nostro esperto di User Experience e User Interface.
Michele gioca un ruolo fondamentale in questa nostra missione.
Con la sua esperienza nel settore e una passione per la creazione di interfacce utente intuitive e piacevoli, ci parla di ergonomia.
Vediamo allora come l’attenzione ai dettagli possa fare una grande differenza, non solo per l’efficacia del prodotto, ma anche per il benessere degli utenti finali.
Mi presento … sono Michele.
Ho iniziato la mia carriera nel lontano 1998.
Questo significa che ho fatto diversi “mestieri” in un mondo che solo recentemente è stato etichettato come ‘User Experience’ (come diciamo oggi).
Ho conosciuto l’era dei CD-Rom interattivi e quella dei siti in Flash. Ogni progetto, però, condivideva lo stesso obiettivo: garantire che l’utente finale godesse di un’interazione piacevole e intuitiva con gli strumenti che stava utilizzando.
La mia formazione in Regia Cinematografica al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma sembra molto distante dal mestiere che faccio ora e, sì, un po’ lo è ma mi ha insegnato l’importanza di connettersi emotivamente con il pubblico, sia esso spettatore di un film (che deve capire una storia) o utente di un software (che deve capire come utilizzare un’applicazione).
Un percorso professionale che parte da lontano
Michele, qual è stato quindi il tuo percorso professionale prima di arrivare in Antos?
Ho iniziato sul finire degli anni ‘90 affinando le mie competenze grafiche in studi di comunicazione. Mi occupavo della creazione di loghi e brochure e, parallelamente, di cataloghi elettronici che sfruttavano le tecnologie interattive dell’epoca come il CD-ROM e successivamente Macromedia Flash per per offrire esperienze simili sul web.
Si navigava a vista e non esistevano guidelines precise che aiutassero a definire il perimetro.
La transizione verso il Web 2.0 ha spinto il mio interesse verso i temi della User Experience (UX) applicata alla User Interface (UI) che, ci tengo a sottolineare, sono due compiti e due abilità correlate ma distinte: la UX coinvolge le competenze di un ergonomista, mentre la UI ha più esplicitamente a che vedere con il mondo della grafica.
Nel mio caso le due competenze – UX e UI – si fondono perché cerco di migliorare continuamente l’esperienza utente del software MES che Antos sviluppa, garantendo che sia non solo funzionale ma anche esteticamente bello e piacevole.
Di cosa ti occupi nello specifico in Antos e come contribuisci al successo dei nostri software?
Mi occupo di ottimizzazione delle applicazioni che sviluppiamo.
La mia attività inizia con la fase di Discovery, durante la quale collaboro strettamente con il Project Owner (Danilo Pasqualini) per identificare e interpretare le necessità degli utenti, esplicite o implicite. Trasformo queste esigenze in prototipi grafici funzionali di bassa e alta risoluzione, che sono essenziali per lo sviluppo finale delle interfacce utente poiché forniscono ai nostri sviluppatori gli elementi visivi e strutturali necessari per realizzare soluzioni software intuitive ed efficaci.
Ergonomia e facilità d’uso come valori centrali
Le tue parole ci portano a parlare di ergonomia, uno dei valori a cui Antos tiene di più. Come definiresti l’ergonomia e la facilità d’uso riferita al software MES Bravo Manufacturing? Quali principi guidano il tuo lavoro di design?
Per me ergonomia significa creare un’esperienza utente piacevole e, in qualche modo, divertente. Questi termini possono sembrare lontani da un contesto aziendale, ma sono fondamentali perché l’uso delle applicazioni in azienda deve essere efficace attraverso la trasparenza. La UI deve fondersi nel modo più omogeneo possibile con il flusso di lavoro dell’utente.
L’obiettivo di un software attento all’ergonomia è consentire agli utenti di risolvere problemi o svolgere operazioni in modo immediato e gradevole.
Se l’utente ottiene risultati rapidamente e con minimo sforzo, l’esperienza diventa gratificante, indipendentemente dall’esito delle operazioni. Questo approccio, che mette al centro l’esperienza dell’utente, distingue Antos dai suoi competitor nel panorama europeo e soprattutto italiano e da’ al nostro software un valore aggiunto significativo e una differenziazione marcata rispetto alla concorrenza.
In che modo credi che Antos si distingua dalle altre software house in termini di attenzione ai valori di ergonomia e facilità d’uso?
Si distingue parecchio.
Dagli anni ’90 ho avuto modo di osservare molte software house che producono applicazioni enterprise, ma Antos ha un livello di attenzione all’esperienza utente che si incontra raramente (o meglio lo si vede tipicamente solo in progetti molto più grandi e molto meno localizzati, molto meno italiani se vogliamo).
Qui, ho trovato un impegno genuino a migliorare ogni aspetto dell’interfaccia utente, riducendo i tempi di operatività e aumentando la chiarezza e l’integrazione delle funzionalità.
A differenza di altre realtà che spesso si affidano a framework preesistenti per le loro applicazioni, Antos ha scelto di costruire tutto da zero, con soluzioni ben ponderate.
Questo approccio meticoloso ha un costo di risorse e un tempo di sviluppo rilevante, ma ci permette di offrire un’esperienza utente paragonabile a quella di applicazioni internazionali altamente intuitive, che minimizzano lo sforzo dell’utente.
Antos, con la sua ricerca dell’ergonomia, non solo insegue una precisa visione di futuro, ma è attivamente impegnata a realizzarla, lavorando costantemente per anticipare e soddisfare le esigenze degli utenti.
Tecnologie innovative e riscontri pratici
Ci parli delle innovazioni tecnologiche implementate in Bravo Manufacturing, il software MES di Antos, per migliorare l’esperienza utente?
Bravo è un MES, cioè una complessa applicazione enterprise. Allo stesso tempo però si distingue per l’utilizzo di metafore di navigazione che rendano semplice orientarsi.
Una delle scelte chiave su Bravo è stata quella di adottare il tool di design e prototyping “Figma” con lo scopo di sviluppare un Design System estremamente dettagliato e granulare. Questo ci consente di creare componenti riutilizzabili, manutenibili lato sviluppo e scalabili, adatti, cioè, a vari contesti di visualizzazione.
La particolarità del Design System delle interfacce di Bravo Manufacturing è che riesce ad adattarsi a contesti molto diversi mantenendo coerenza e funzionalità su vasta scala.
Ecco un esempio di come abbiamo migliorato l’interfaccia di Bravo Kiosk, il sistema di raccolta dati di produzione di Bravo Manufacturing, attraverso un attento lavoro di analisi e di design focalizzato sull’esperienza utente.
Questi sono i tre step di sviluppo, dalla prima versione di interfaccia (meno ergonomica) a quella attuale.
Questo invece è lo sviluppo dell’interfaccia del Client di Bravo.
Anche qui possiamo vedere l’evoluzione nel design e nella distribuzione degli elementi, dalla prima versione meno ergonomica a quella attuale che mette al centro la semplificazione per l’utente finale.
Parliamo ora di impatto sui clienti.
Quali feedback hai ricevuto? Ci sono dei casi specifici in cui l’uso di un software ergonomico e pensato per semplificare il lavoro degli utenti ha fatto una differenza significativa per un cliente?
Questo è l’aspetto entusiasmante del mio lavoro!
I feedback che riceviamo dai nostri clienti sono fondamentali per il continuo miglioramento del nostro software.
La scelta di non adattarsi a soluzioni preesistenti per lo sviluppo delle interfacce ci permette di stabilire un dialogo più profondo con i clienti, i quali, sentendosi parte del processo di sviluppo, sono più propensi a fornire suggerimenti costruttivi.
Un esempio specifico di come questo metodo abbia portato a innovazioni significative riguarda la funzionalità ‘Follow Me‘ disponibile in Bravo Kiosk.
Originariamente concepita in modo diverso, è stata rielaborata grazie ai suggerimenti degli utenti e ai feedback tra prototipi e versioni rilasciate. Gli operatori che lavorano in linea di produzione possono, grazie a questa versione del ‘Follow Me’ progettata con il cliente, fornire aggiornamenti in tempo reale per valutare in modo più tempestivo l’andamento della produzione.
Investire nell’esperienza utente è un valore?
Chiudiamo con un tuo messaggio personale su quanto investire sull’esperienza utente sia importante per il successo di un software in un ambiente manifatturiero competitivo.
Riepilogo in una parola come considero l’investimento nell’esperienza utente e il ruolo distintivo di Antos: fondamentale.
Lo è soprattutto per chi – come noi in Antos – lavora in un settore come il manifatturiero. Molti dei nostri competitor sorvolano su alcune criticità dell’interfaccia e questo ci fornisce un bel vantaggio competitivo.
Non è solo una questione di marketing: avere un sistema ben progettato, condiviso tra analisti, designer e sviluppatori, ci aiuta a evitare problemi, riduce il carico sulla customer care e ci consente di tenere il passo con le esigenze dei clienti e con le innovazioni del comparto IT.
Sono convinto che curare l’esperienza utente ci renda più agili e pronti a rispondere alle sfide del mercato.
Grazie Michele!
Abbiamo scoperto una preziosa esperienza, una visione che guida tutti noi di Antos verso un futuro sempre più orientato all’innovazione e alla soddisfazione dell’utente, per continuare a eccellere, a superare le aspettative fornendo un’esperienza d’uso straordinaria a chi utilizza i nostri software.